di Barbara Pavan

 

Il 1° maggio di passaggio da Nola ad Avellino ho approfittato per fare una breve escursione ad Avella, piccolo centro di circa 8.000 abitanti, situato nella grande conca dell’Appennino Campano dominata dalla catena montuosa del Partenio.

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Avella, conosciuta per la coltivazione della nocciola, custodisce una serie di tesori storici e archeologici di tutto riguardo. Per la disponibilità ridotta di tempo, ho scelto di visitare l’anfiteatro e le tombe romane.

La visita ad entrambi i siti è stata accurata ed esaustiva, condotta con passione e competenza dai volontari di diverse associazioni del territorio (nel mio caso, di Associazione Avellarte e del Gruppo Archeologico Avellano). Per il trasferimento dall’anfiteatro al sito delle tombe romane era disponibile un comodo servizio navetta (che proseguiva anche per il Castello longobardo).

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L’anfiteatro romano, paragonabile per grandezza (il diametro massimo è di circa 90 m.) ed epoca a quello di Pompei, è tra i più antichi della Campania.  Ha forma ellittica a doppia arcata ed una cavea con tre ordini di gradinate, benché del terzo rimangano poche tracce. Vi sono, ancora leggibili, i resti di un piccolo tempietto dedicato al culto di Ercole, protettore dei gladiatori, dove quest’ultimi usavano pregare prima dei combattimenti.tombe

La necropoli romana consta di quattro monumenti funebri di famiglie appartenenti ai ceti sociali più elevati e risalenti al periodo fra il I a.C. e il I secolo d.C. Posizionati sulla via di comunicazione che collegava la città di Abella con Abellinum(Avellino) e l’antica Nola sono costituiti da due corpi sovrapposti, con una pianta inferiore quadrangolare e superiore circolare o poligonale e presentano all’interno, una camera sepolcrale in cui veniva collocata l’urna con le ceneri del defunto.

L’intero percorso è durato circa un’ora e mezza. Per chi avesse a disposizione più tempo, è possibile visitare le rovine del Castello longobardo ed il palazzo baronale (in città).

Per tutte le informazioni sul patrimonio culturale di Avella, consiglio di consultare il sito dell’Associazione Avellarte (https://www.avellarte.it/) che è costantemente aggiornato sugli eventi e sugli orari delle visite guidate. (twitter @avellarte | e-mail info@avellarte.it)

Altre informazioni le trovate sulla pagina fb del Gruppo Archeologico Avellano (https://www.facebook.com/gruppoarcheologico.avellano).

La fruizione del patrimonio culturale di Avella è possibile anche grazie ai ragazzi della Protezione Civile, Servizio Civile di Avella e i ragazzi di Garanzia Giovane della Comunità Montana.

La città è raggiungibile in auto dall’autostrada A16 Napoli-Bari (uscita Baiano) oppure dalla SS Napoli-Avellino. Avella dista circa 10 Km da Nola, 30 Km da Napoli, 20 Km da Avellino e 35 Km da Pompei. E’ raggiungibile anche in Circumvesuviana, linea Baiano-Napoli, stazione di Avella/Sperone.